Laminati Cavanna inaugura il nuovo impianto che ricicla il solvente

Un passo in più verso un’attività aziendale sostenibile, verso un futuro più pulito, verso un’idea di impresa che fa bene alla comunità e all’ambiente “a tutto tondo”. Un passo che è una realtà per Laminati Cavanna, storica azienda piacentina fondata da Gian Carlo Cavanna nel 1969, e realizza accoppiamenti e laminazioni di film di materiale plastico per il settore dell’imballaggio flessibile destinati al settore alimentare, farmaceutico, cosmetico, tecnico, elettrico ed industriale. Da oggi un’azienda ancora più sostenibile grazie a un nuovo e avanzato impianto che ricicla l’acetato di etile della produzione e permette di riutilizzarlo.

Laminati Cavanna dal 2020 è guidata con decisione ed entusiasmo da Anna Paola Cavanna, figlia del fondatore e “cresciuta” in azienda che in questi anni ha dato un deciso impulso sulle tematiche legate a sostenibilità e Csr, impulso tradotto in realtà più e più volte. L’ultima risale a quando è stata inaugurata l’ultima novità dello stabilimento, un importante e innovativo impianto per il recupero e il riutilizzo dell’acetato di etile utilizzato nella lavorazione. Un progetto ambizioso e tra i pochi nel territorio piacentino, e che dimostra la lungimiranza della direzione dell’azienda e l’attenzione tanto all’ambiente, quanto a chi in questo territorio ha costruito la propria vita.

“Da anni ci stiamo impegnando per assicurare un miglioramento continuo delle nostre prestazioni”, ha dichiarato in merito la Presidente. “Per questo seguiamo un approccio di economia circolare e abbiamo deciso d’investire in questo tipo di tecnologia per poter riutilizzare un componente fondamentale per la nostra produzione di imballaggi flessibili. Ho ritenuto fosse l’investimento giusto al momento giusto, per fare un salto in termini di efficientamento, di minor impatto sull’ambiente e creazione di valore per l’azienda”.

“È doveroso fare i complimenti all’azienda che ha fatto un investimento molto importante e che darà beneficio a tutti i cittadini, perché quando si parla di economia circolare tutto il territorio ne beneficia”, ha spiegato il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi.

“Oggi stare al passo coi tempi significa impegnarsi per dare un contributo nella transizione ecologica, ed è quello che è avvenuto qui”, ha commentato il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi. “Continuiamo a lavorare insieme alle imprese del nostro territorio per raggiungere la neutralità carbonica”.

Laminati Cavanna

È stata una giornata emozionante per lo staff di Laminati Cavanna, e in primis per la presidente Anna Paola, che ha tenuto a ringraziare con calore tutti coloro che hanno partecipato al raggiungimento di questo importante traguardo: “Ringrazio i fornitori, in primis Dec Impianti che ha progettato l’impianto di recupero, l’azienda Toini e DECA che hanno effettuato il montaggio, Zanangeli S.r.l. che ha realizzato tutta la parte edile, Ferroli che si è occupata della nuova centrale termica, SB Elettrica che ha realizzato la nuova centrale elettrica e la Ditta Cenci che ha fornito la linea dell’aria e dell’azoto, IRMA GRU per le movimentazioni. Ringrazio tutti i progettisti che hanno collaborato: Betti, Calza e Belloni per la parte strutturale, Estorelli, Oldani, Vissa e Fazzari di Dec Impianti, Porta per la realizzazione software, Corradi per la linea Gas, Coldani per la parte elettrica, Freato per la progettazione della linea dell’olio diatermico. Ringrazio gli enti territoriali, la Banca di Piacenza che ha finanziato questo investimento, e tutti coloro che hanno mostrato interesse e hanno dato la disponibilità ad aiutare Laminati Cavanna nel percorso di approvazione e realizzazione dell’impianto. Ringrazio i nostri collaboratori che hanno dimostrato grande interesse e disponibilità, in primis Carlo Fornaroli come Responsabile del progetto per aver gestito in modo impeccabile tutto il progetto durante le fasi di configurazione, di cantiere e di supervisione dell’impianto, e i manutentori Fiorenzo Ghelfi e Paolo Scotti”.

Il grande impianto che oggi permetterà a Laminati Cavanna di attestarsi ufficialmente tra le aziende più green del territorio sostituisce il vecchio ossidatore: nei fatti questo sistema non solo cattura e tratta le emissioni di COV, ma recupera anche l’acetato di etile necessario durante i processi di lavorazione in modo efficiente, consentendo all’azienda di riutilizzare i materiali nel processo produttivo, che diventa così a ciclo chiuso.

Si tratta di un duplice vantaggio: da una parte la riduzione degli sprechi e il contenimento dei costi operativi, dall’altra (il vero motore di questa scelta) un impatto praticamente nullo sull’ambiente circostante, nel pieno e concreto rispetto del concetto di “economia circolare”.

Uno dei grandi “grazie” pronunciati da Anna Paola Cavanna durante la cerimonia di inaugurazione è stato rivolto a Dec Impianti, nella persona del CEO Andrea Formigoni. Dec Impianti è l’azienda che lo ha progettato e costruito, adattandolo e personalizzandolo secondo le esigenze di Laminati Cavanna.
“I sistemi DEC.SRU™ riducono l’impatto ambientale delle emissioni industriali, migliorando la qualità dell’aria e la salute pubblica nelle comunità circostanti”, ha spiegato Formigoni. “I risultati relativi alla decarbonizzazione ottenuti con questi sistemi sono significativi: un sistema DEC.SRU™ di medie dimensioni può ridurre le emissioni di COV di circa 2.000 tonnellate all’anno. Questo equivale a rimuovere dall’atmosfera circa 14.000 tonnellate di CO2 (rispetto all’ossidazione termica), equivalente all’emissione di oltre 3.000 autovetture”.

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