Chiesi e Haisco sviluppano un inibitore reversibile per le malattie respiratorie
Chiesi Farmaceutici S.p.A., gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca, e Haisco Pharmaceutical Group Co.Ltd. hanno annunciato la stipula di un accordo di licenza per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione al di fuori della Cina (inclusi regione amministrativa speciale di Hong Kong, regione amministrativa speciale di Macao e distretto di Taiwan) di HSK31858, un nuovo inibitore reversibile della dipeptidil peptidasi 1 (DPP1) per le malattie respiratorie.
HSK31858 è una molecola inibitrice della DPP1 per uso orale, altamente selettiva, attualmente in fase 2 in Cina, con un potenziale ruolo come agente antinfiammatorio nelle bronchiectasie.
Grazie a questo accordo, Chiesi arricchirà il proprio portafoglio prodotti nel settore strategico dell’apparato respiratorio, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la sua presenza in quest’area e contribuire allo sviluppo di trattamenti destinati a gravi patologie respiratorie con elevate esigenze mediche non soddisfatte.
“Questa collaborazione è espressione del nostro impegno nello sviluppo di nuovi farmaci destinati a migliorare la vita dei pazienti affetti da gravi malattie respiratorie con limitate opzioni terapeutiche”, ha commentato Thomas Eichholtz, Head of Global R&D del Gruppo Chiesi. “HSK31858 aggiunge un nuovo e importante tassello alla nostra pipeline e rappresenta per i due partner una grande opportunità per mettere a fattor comune una vasta esperienza in questo campo”.
“La collaborazione con Chiesi è un’importante pietra miliare nella nostra strategia di globalizzazione, e siamo lieti che in futuro HSK 31858 sarà di beneficio ai pazienti di tutto il mondo”, ha dichiarato Xiulian Fan, Direttore Generale di Haisco Pharmaceutical. “Conosciamo e apprezziamo l’impegno e l’esperienza significativi di Chiesi nello sviluppo di farmaci dedicati alle patologie respiratorie e crediamo che questa partnership contribuirà a massimizzare il valore di HSK31858”.
In base ai termini dell’accordo, Chiesi verserà ad Haisco un anticipo e in seguito eseguirà ulteriori pagamenti subordinati alle milestones raggiunte, comprese royalties sulle vendite dei prodotti.
Per bronchiectasie si intende una pneumopatia eterogenea e sempre più diffusa, caratterizzata da sintomi quali tosse, produzione di espettorato e infezioni bronchiali e, dal punto di vista radiologico, da una dilatazione anomala e permanente dei bronchi (Diagnosis and management of non-cystic fibrosis bronchiectasis, Macfarlane L. et all., Clinical Medicine 2021 Vol 21, No 6: e571–7). Da un punto di vista fisiopatologico, le alterazioni dell’architettura delle vie aeree portano all’accumulo di muco, all’infezione cronica delle vie aeree e a un’infiammazione neutrofila persistente che, in ultima analisi, si traducono in un circolo vizioso di rimodellamento e dilatazione delle vie aeree (Anne E. O’Donnell, N Engl J Med 2022; 387:533-545)
Nelle bronchiectasie, l’eccessivo accumulo di neutrofili nelle vie aeree porta al rilascio di serina proteasi neutrofila (NSP), che contribuisce al danno tissutale e perpetua il processo infiammatorio nei polmoni. Le tre principali NSP comprendono elastasi neutrofila (NE), proteinasi 3 e catepsina G. L’aumento dell’attività della NE nell’espettorato delle bronchiectasie è associato a un incremento delle esacerbazioni e a un declino della funzione polmonare (Neutrophil Elastase Activity Is Associated with Exacerbations and Lung Function Decline in Bronchiectasis, JD Chalmers et al, Am J Resp Crit Care Med 2017, 195(10):1384-1393) . La dipeptidil peptidasi 1 (DPP1), un enzima presente principalmente nei neutrofili, è responsabile dell’attivazione delle NSP durante la maturazione dei neutrofili nel midollo osseo (Dipeptidyl peptidase I activates neutrophil-derived serine proteases and regulates the development of acute experimental arthritis, AM Adkison, J Clin Investig 2002, 109(3): 363–371).