SATO: la stampante con superficie antimicrobica per ridurre la contaminazione

Ridurre il rischio di infezioni contratte in strutture preposte all’assistenza, siano essi ospedali, ambulatori o strutture di lunga degenza, è una delle priorità del settore sanitario. Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) ha recentemente stimato che fra Unione Europea, Islanda, Norvegia e Regno Unito si registrano ogni anno tra 3,1 e 4,6 milioni di Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA). Negli Stati Uniti, secondo il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CDC) circa 1 su 31 pazienti ospedalizzati ha contratto un’ICA, con una conseguente stima di 99.000 decessi all’anno. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che le ICA colpiscono centinaia di milioni di pazienti in tutto il mondo ogni anno, causando milioni di decessi, con costi elevatissimi per i sistemi sanitari.

Recenti studi confermano che in Italia le infezioni ospedaliere gravano sul Sistema Sanitario con una spesa totale di 783 milioni di euro l’anno, dei quali 259 milioni di euro sono imputabili alle ICA (Infezioni Correlate all’Assistenza). Prevenire questa situazione dipende non solo dall’igiene, ma anche dall’utilizzo di materiali antimicrobici che inibiscono la crescita di microrganismi. È il caso della nuova stampante SATO CT4-LX-HC, studiata per aiutare i professionisti del settore sanitario a tenere pulito e sterile l’ambiente ospedaliero.

Negli ultimi anni la domanda di servizi sanitari è costantemente aumentata, allo stesso modo abbiamo assistito ad una crescita di automazione ed efficienza e ad un’evoluzione delle normative relative alla tracciabilità di farmaci e pazienti. Questi fattori, insieme alle continue innovazioni tecnologiche, hanno determinato una crescita dell’utilizzo delle stampanti termiche, a conferma della loro importanza nei vari processi. Addirittura, si prevede che un tasso di crescita annuo del 23% fino al 2031.

Le etichette e la tracciabilità rappresentano  poi un elemento chiave della gestione dei dati ospedalieri: dal braccialetto di identificazione del paziente deve essere possibile risalire alla sua cartella clinica, dall’etichetta stampata nel laboratorio di analisi deve essere possibile accedere alle informazioni relative al paziente, alla data del prelievo e alla modalità di conservazione dei reperti, dall’etichetta sui flaconi dei farmaci distribuiti ai pazienti deve essere possibile stabilire il medico responsabile, i dosaggi e le modalità di somministrazione.

Sato

La nuova stampante SATO CT4-LX-HC, dotata di superficie antimicrobica resistente ai disinfettanti riduce il rischio di contaminazione e trasmissione degli agenti patogeni fra pazienti e personale. Fra le caratteristiche innovative ricordiamo il touch-screen a colori da 4,3 pollici, utilizzabile anche indossando guanti, che permette di visualizzare filmati dimostrativi utili per un corretto utilizzo della stampante, oltre che per individuare rapidamente l’etichetta da stampare o per impostarne di nuove.

Equipaggiata con software AEP (Application Enabled Printing) non necessita di un Computer per funzionare in quanto è in grado di accedere autonomamente ai sistemi gestionali per recuperare le informazioni da stampare e/o i video da riprodurre.  Vale la pena inoltre ricordare la velocità di stampa di otto pollici al secondo, una delle più veloci nella sua categoria, e la stampa ad alta risoluzione, che consente la generazione di codici a barre, testo e grafica nitidi e chiari, per letture e scansioni a prova di errore. La memoria flash da 4 GB, inoltre, consente di archiviare migliaia di formati di etichette e immagini, riducendo così il tempo necessario alla ricerca o alla creazione di un’etichetta e aumentando di conseguenza l’efficienza complessiva del sistema.

“Questa nuova stampante è una conferma dell’impegno dell’azienda nel settore della sanità, nel quale investiamo da anni collaborando con partner e strutture ospedaliere di tutto il mondo per progettare soluzioni di identificazione e tracciamento dei dati”, afferma Simone Bizzarri, Project Manager per SATO Italia. “Questa stampante termica diretta, quindi senza nastro, non richiede consumabili in cartuccia o altri formati particolari. Il cliente ha massima libertà di scelta di prodotto e fornitore”.

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