Cefic: sotto pressione la competitività dell’industria chimica europea
Secondo i dati Cefic la competitività dell’industria chimica europea continua a essere sotto seria pressione, senza segni di miglioramento all’inizio del 2025, né sul fronte dei costi né su quello della domanda.
Guardando al primo trimestre del 2025, il tasso di utilizzo della capacità produttiva chimica nell’UE27 si attesta al 74%, significativamente al di sotto della media a lungo termine dell’UE e inferiore alla media degli Stati Uniti dal terzo trimestre del 2022.
La domanda debole e il calo della fiducia delle imprese continuano a rappresentare una sfida per l’industria chimica dell’UE27. Inoltre, i prezzi del gas restano 3,3 volte superiori rispetto a quelli degli Stati Uniti, rendendo il settore non competitivo a livello globale.
Nonostante un significativo aumento dell’eccedenza commerciale nel 2024 rispetto al 2023, dovuto a tassi di importazione più bassi causati da una domanda interna ridotta, questa tendenza rischia di invertirsi. Questo si basa sui dati dei primi due mesi del 2025, quando l’eccedenza commerciale chimica dell’UE è diminuita del 25% a causa dell’aumento delle importazioni.
La ripresa rimane lontana, con la crescita della domanda limitata dalle deboli condizioni economiche in Germania e negli USA. L’ambiente commerciale per le aziende chimiche europee affronta rischi elevati a causa delle senza precedenti interruzioni del commercio globale causate dai dazi statunitensi.
Di conseguenza, la produzione chimica nell’UE27 è prevista in crescita dal 2,5% del 2024, probabilmente a meno dello 0,5% nel 2025.
Sono necessarie azioni urgenti e concrete per creare un ambiente imprenditoriale che permetta alle aziende di valorizzare i propri punti di forza e consenta all’Europa di raggiungere i suoi obiettivi.